Questi testi ci permettono di comprendere la complessa figura di Pavitra, un ricercatore che arrivo ad Aurobondo in un'epoca in cui la Francia stava ancora conquistando il Marocco. Figura indimenticata ha lasciato dietro di sè un'opera di notevole erudizione. Conversazioni di Sri Aurobindo con Pavitra, svolte a Pondicherry tra il 18 dicembre 1925 e il 20 novembre 1926.

I libri di Satprem appartengono a quel genere di opere che spronano il lettore a buttarsi per le via del mondo e al tempo stesso a intraprendere il proprio tragitto interiore. Opere del genere sono rare, e il più delle volte tenute a distanza prima che s’impongano con la loro evidenza, con la loro folgorante e spietata lucidità. Queste lettere che si succedono nell’arco di mezzo secolo (1943-1992) non costituiscono delle “memorie”: rivelano un percorso che cerca via via il proprio tracciato, lo perde, lo conquista. Ognuno viene invitato senza mezzi termini a seguire l’intimo tragitto di una delle avventure più radicali, e più sconvolgenti, del nostro tempo.

Il problema del libero arbitrio o del determinismo è il più intricato di tutti i problemi metafisici e nessuno è mai stato capace di risolverlo, e ciò per un buon motivo: che destino e volontà esistono, ed esiste anche da qualche parte un libero arbitrio; la difficoltà è come arrivarci e renderlo effettivo. [...] A un polo del nostro complesso essere c'è una certa assoluta libertà che costituisce un aspetto delle relazioni dell'anima con la Natura; all'altro polo c'è un certo assoluto determinismo della Natura che ne costituisce l'aspetto opposto; e c'è inoltre un parziale e apparente, e perciò irreale, simulacro di libertà che l'anima percepisce attraverso un riflesso distorto di queste due realtà nella propria mentalità che si sta sviluppando. E' proprio quest'ultimo aspetto che normalmente si definisce, più o meno inaccuratamente, Libero Arbitrio.

La presente edizione, arricchita dal testo sanscrito, è tradotta e analizzata da Sri Aurobindo (1872-1950), uno dei maestri più eminenti del '900. Grazie al suo commento, frutto non della speculazione intellettuale ma della sua conoscenza spirituale, la Isa parla direttamente della natura dell'universo e del senso della vita umana in esso, riconducendo ogni cosa alla sua origine immanifesta.

Se ti chiamano diversamente da quello che ti senti di essere vuol dire che il tuo carattere, la tua natura, non corrisponde all'intimo del tuo cuore, alla luce del tuo animo, alla vetta della tua intelligenza. Imparare ad ESSERE ciò che da sempre SEI è il segreto del vivere sereni in un corpo e con una mente su questa Terra perchè CHI sostiene gli astri e le stelle, sostiene anche la segreta verità che ti fa muovere, respirare e amare. La Vera Identità è la medesima ragione d'Essere della Vita nella Materia: lo Spirito o Coscienza Suprema. Un percorso chiaro delineato fra i meandri dei tuoi umori e dei tuoi stati d'animo alla ricerca della Verità solare incisa nel cuore.

Quando varchiamo la soglia interiore noi entriamo in un mondo alieno che resta tale se non ci prendiamo la cura di sviluppare le facoltà superiori della nostra Coscienza: Ispirazione, Rivelazione, Intuizione. Con lo sviluppo dei centri sottili, dei poteri latenti espressi attraverso i nostri chakra o porte interiori, possiamo camminare coscientemente su innumerevoli terre e solcare i cieli dell’Aldilà: orizzonti nuovi, distese immense, regni sconosciuti; possiamo conoscere popolazioni astrali, entità, forze, podestà, prìncipi e Re, ma anche demoni, asura, forze avverse e antidivine. Le conoscenze qui svelate non sono mai state presentate così chiaramente. Tutti coloro che hanno sete dell’ignoto e dell’occulto troveranno qui innumerevoli sorgenti.

Quando varchiamo la soglia interiore noi entriamo in un mondo alieno che resta tale se non ci prendiamo la cura di sviluppare le facoltà superiori della nostra Coscienza: Ispirazione, Rivelazione, Intuizione. Con lo sviluppo dei centri sottili, dei poteri latenti espressi attraverso i nostri chakra o porte interiori, possiamo camminare coscientemente su innumerevoli Terre e solcare i Cieli dell’Aldilà, orizzonti nuovi, distese immense, regni sconosciuti; conoscere popolazioni astrali, entità, forze, podestà, prìncipi e Re, ma anche demoni, asura, forze avverse e antidivine. Un’immensa scala collega gli abissi oscuri ai piani subcoscienti e questi ai piani subliminali e sopramentali.

Proseguono con questo terzo volume, la ricerca e l’esplorazione su possibili punti di collegamento tra le due discipline, iniziate con il Primo Volume, che tratta temi vari ed il Secondo Volume, su Sofferenza, Gratitudine e Gioia. L’autrice accenna in questo testo ad alcuni aspetti dell’amore, nel trattare l’argomento dal punto di vista psicologico, a proposito per esempio delle difficoltà nello sviluppo psicologico, le fasi evolutive, i conflitti, l’identità dei sessi e il riflesso sulla coppia, e, uscendo da queste problematiche, cenni riguardo ad altre forme di amore quali l’amicizia, la fraternità, la solidarietà, la carità.

Rose Bianche è la traduzione dell’omonimo testo in lingua inglese White Roses. È una compilazione di brani delle lettere inviate da Mère, la Madre, Mirra Alfassa, ricercatrice spirituale e compagna nel lavoro dello Yoga Integrale di Sri Aurobindo, alla discepola Huta, scritte nel periodo dal 1955 al 1970. Huta arrivò all’Ashram di Pondicherry –India , molto giovane e fu seguita quotidianamente nella sua sadhana (pratica ) spirituale dalla Madre che le inviava insegnamenti e consigli scritti, oltre che orali. Queste parole rappresentano a volte delle vere e proprie preghiere o mantra e sono sempre colme di vibrazioni profonde, energia ed amore, e possono rappresentare per tutti i ricercatori una guida verso l’interiorità dell’anima...

Seguito del precedente Come Cominciare?, scritto dallo stesso autore, questo libro propone linee guida sull’azione, la pratica e la meta dello Yoga Integrale di Sri Aurobindo. Tratta maggiormente il lato pratico dello Yoga che il suo contenuto filosofico.

Scritte principalmente per ricercatori dello Yoga Integrale, queste pagine potrebbero essere utili agli aspiranti di tutti i sentieri. La Verità è Una. L’autore, M.P. Pandit, erudito, sanscritista, ha scritto 29 libri sullo Yoga Integrale di Sri Aurobindo, di cui è considerato un divulgatore, rendendone accessibili i significati; ha compilato il glossario dei termini usati da Sri Aurobindo.

Le pagine di questo libro nascono come spunti di riflessione e di lavoro interiore nell’ambito della psicoterapia e in quello spirituale all'interno di alcuni gruppi. I contenuti non vogliono essere un confronto teorico tra le due discipline ma hanno piuttosto una valenza pratica di possibile contatto tra i percorsi. Sono il seguito del libro precedente, dallo stesso titolo, in cui venivano trattati temi vari. L’autrice si è soffermata qui su alcuni aspetti del dolore e sulla gratitudine, e sulla possibilità di superamento attraverso il percorso interiore per approdare alla gioia...

Le relazioni contenute in “Yoga Integrale e Psicoanalisi-1” sono state presentate come tema su cui lavorare insieme, nel corso di quattro anni, agli incontri di Darshan di Aditi, il gruppo che in Italia faceva riferimento allo Yoga Integrale di Sri Aurobindo e Mère. Si sono originate dal bisogno sentito da alcuni di conoscere ed usufruire del contenuto pratico che la psicoanalisi può dare nel lavoro dello yoga, per attivare quello che Sri Aurobindo chiama il Testimone Interiore, a partire dall’aiuto nel facilitare la consapevolezza e la purificazione di mente, vitale e corpo...

Questo Glossario rappresenta la traduzione in italiano del “Glossary of Terms in Sri Aurobindo Writings “, pubblicato dall’Ashram di Pondicherry . Si tratta di una ampia ed esauriente compilazione, e non di semplici definizioni, dei significati dei termini fondamentali dello Yoga Integrale di Sri Aurobindo, con passaggi estratti dagli scritti dei testi, di cui è fornito il riferimento bibliografico. Dall’Introduzione. “Una difficoltà che molti incontrano, quando iniziano a leggere le opere di Sri Aurobindo, è la scarsa familiarità con alcuni termini che egli utilizza. Non solo vi sono parole sanscrite, per non parlare di quelle greche o latine, ma anche un gran numero di espressioni inglesi, il cui significato non appare subito chiaro...