Questo libro ripercorre la sua vita e la storia dell’enigmatica serie matematica che porta il suo nome, trasportandoci nell’antica cultura mediterranea che ha plasmato la nostra civiltà, e alle radici delle intuizioni di geni come Leonardo, Newton, Keplero. In un affascinante viaggio intellettuale che tocca le sponde dell’Italia, dell’Egitto, della Siria e della Grecia, Keith Devlin ci invita a riscoprire una figura cruciale e misteriosa del nostro passato. Il suo
Liber abbaci, il più importante testo di algebra del tempo, fu la chiave dell’inarrestabile ascesa del Vecchio continente al dominio economico e finanziario mondiale: insegnò infatti a trasformare i complicatissimi calcoli con le cifre romane in operazioni alla portata di tutti e alla fine del Cinquecento l’intera Europa aveva ormai adottato il sistema indo-arabico. Ma chi fu in realtà Fibonacci, considerato il maggiore matematico del Medioevo, vissuto ai tempi di San Francesco d’Assisi e delle Crociate, che comprese per primo che le “nove figure indiane” e soprattutto zephirum, lo zero, avrebbero cambiato il mondo in cui viveva? Perché, acclamato in patria e all’estero dai suoi contemporanei al punto che l’imperatore Federico II lo volle conoscere, è caduto per secoli nell’oblio?