Nessuno può affermare con certezza che oltre la vita fisica, oltre il mondo materiale, ci sia solo il nulla, potrebbe esistere qualcosa che prescinde dall’osservatore fisico.Diciamo allora che per l’individuo comune, dopo la morte fisica, possono sussistere altre ipotesi, oltre a quella proposta da Epicuro. Una di queste ipotesi prevede l’eterno ritorno nella sua unica e immutabile esistenza, che tuttavia, senza la conservazione della memoria, sarà sempre un’esperienza vissuta come fosse la prima e l’unica. La seconda ipotesi prevede, senza peraltro necessariamente annullare la prima, il ciclo delle reincarnazioni, che potrebbe anche ripetersi qualora l’eterno ritorno del mondo materiale dovesse replicarsi immutato. La terza ipotesi prevede invece che dopo la morte ci sia ad attenderci il nulla. E qui ci fermiamo, perché descrivere altre ipotesi, con pittoreschi paradisi o inferni, non è lo scopo di questo lavoro. Lo scopo del nostro lavoro è invece quello di scoprire, delineare e se possibile attuare, la quarta via; una quarta via che potrebbe essere vista come l’alternativa alle tre ipotesi sopra accennate Nel formulare una quarta via, non possiamo sottrarci all’analisi obiettiva della storia, perché il percorso, almeno all’inizio della ricerca, è obbligato; perché tra le righe dei miti, dei libri sacri, delle pagine della storia antica, possono nascondersi preziosi indizi o insegnamenti che sarebbe un imperdonabile errore non considerare. Nella prima parte del libro conosceremo gli dei antropomorfi e i loro nomi maggiormente noti; più avanti, ci accorgeremo invece che quegli stessi nomi definiscono i domini che influenzano e attirano gli esseri umani. Infine, getteremo uno sguardo particolare dentro noi stessi, sull’uomo e sul primo passo che dovrebbe compiere per iniziare il cammino sulla via del risveglio.