Molto spesso gli animali si ammalano proprio attraverso i trattamenti che subiscono durante le loro visite dal veterinario, ossia a causa di vaccini, medicine e un'alimentazione sbagliata. L'autrice divide i veterinari in tre categorie: i veterinari "cinici", cioè coloro che sono consapevoli dei danni che arrecano agli animali, ma che nonostante questo continuano a lavorare come hanno sempre fatto; un secondo gruppo di veterinari "inconsapevoli" che non riflette particolarmente su ciò che fa, ma opera come ha imparato durante i suoi studi e come apprende nei vari corsi di aggiornamento; un terzo gruppo di veterinari "consapevoli", che hanno capito la portata delle loro azioni e hanno preso altre strade. (...)