Le numerose testimonianze archeologiche provenienti dai siti della Mezzaluna fertile settentrionale, in particolare il complesso prediluviano di Göbekli Tepe e quello neolitico di Çatalhöyük, attestano l'esistenza di un simbolismo ancestrale che affonda le sue radici in un'epoca remotissima.
L'insieme di questa complessa simbologia costituiva un linguaggio esoterico, che univa indissolubilmente siti culturali e complessi megalitici tra loro molto distanti nel tempo e nello spazio e che era comprensibile esclusivamente a un gruppo molto ristretto di iniziati, gli Irin o Vigilanti, i custodi e guardiani di un'arcana e perduta Conoscenza.
Ma chi erano in realtà questi misteriosi iniziati? Qual era la natura della Conoscenza in loro possesso? E perché era così importante?
Per rispondere a queste domande l'autore ricorre all'analisi delle più disparate fonti archeologiche, antropologiche e artistiche e all'interpretazione dei testi sacri di matrice mesopotamica ed ebraico-cristiana poiché è proprio nelle pieghe della Storia che sono celate quelle informazioni che ci possono aprire le porte di un mondo completamente sconosciuto, nel quale antiche società segrete, spiritualità e scienza si fondevano insieme esercitando un ruolo di primo piano all'interno delle antiche comunità umane.
Indice:
La Terra Promessa
- Un mosaico naturale
- Un'epoca oscura
- I primi passi verso la civiltà
- Una scoperta rivoluzionaria
Il tempo degli dèi
- Un antico santuario
- Strani culti
- La città degli dèi
- Il primo tempio
- Urfa: la patria di Abramo
- Karahan Tepe e Nemrut Dogi: santuari preistorici?
- Segni e immagini: un linguaggio segreto?
Culti misterici
- Una religione dimenticata
- Il cosmo
- «Come in cielo così in terra...»
- Un simbolismo ancestrale
- primi dèi
La scienza perduta
- I primi astronomi
- Antiche mappe celesti
- Il Toro e il Cacciatore
Il Cigno
- La Via delle Anime
- L'Eden e i Vigilanti
- La Bibbia: tra mito e storia
- Il Giardino dell'Eden
- I Custodi della Conoscenza