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Il libro è un esercizio di memoria ,locale, quasi nativa. perchè avere memoria di qualcosa significa anche averne cura.Il volume racconta vite di persone e personaggi - più o meno noti - che hanno contribuito a rendere il territorio com'è. Macellai, viticoltori, pastori, farmacisti, artigiani e maestri di tutti i tipi: microstorie piemontesi, viste con l'occhio unico del fondatore di Slow Food. Un esercizio di memoria locale e un insolito itinerario in giro per il Piemonte.
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