Einstein dice ”L’esperienza più bella che possiamo fare è quella del mistero. È la fonte di ogni vera arte e scienza, Chi è estraneo a questa emozione, chi non è capace di provare meraviglia e reverenziale timore è come morto: i suoi occhi sono chiusi”. L’obiettivo di Sommariva acutizza i sensi: non solo la vista, anche il tatto, perché le sue tessiture naturali – le diverse pelli della Natura – hanno una nitidezza tale da indurci a carezzare la pagina, alla ricerca delle ruosità delle rocce, delle increspature della sabbia, delle cotonosità del cielo, della stoffa vegetale di tronchi, petali, foglie, erba, del liscio fluire dell’acqua, del freddo cristallino della neve e del ghiaccio. La ricerca di questa intima struttura, quasi della consistenza degli ogetti naturali, piccoli e grandi, si apre a volte in un campo largo, in cui la tessitura non è più data dall’intreccio microscopico ma dal susseguirsi di spalti di montagne, dalle rigature dei campi, dal tappeto dei fiori...

Il pensiero situazionista attraverso una raccolta di brani di Orwell, Huxley, Reich, Adorno, Debord, Vaneigem, Hakim Bey, Zerzan e Ivan Illich. Su un passato di macerie ideologiche la rivendicazione di una vita tutta intera, qui e ora.