Qui si sottolinea che, per l’alchimia, natura-materia e uomo-spirito (come, in altro contesto per Marx) inscindibilmente e dialetticamente uniti, ma ancora potenziali e in divenire, sicché la loro reciproca interdipendenza è anche alla base, a partire dalla prassi umana, della reciproca loro trasmutazione, che forse sboccherà in un cosmo e in un uomo rinnovati.