Reportage ricco di notizie, rilievi storico-etnoantropologici, suggestioni letterarie, questo bestiario originale e ‘libro di meraviglie’ è anche una critica dei rapporti tra umani e altri esseri viventi. Soprattutto è un’opera dalla parte degli animali nel momento in cui, come ai tempi delle grandi epidemie, essi sembrano chiamare l’uomo a rispondere dello sfruttamento nei loro confronti.

Un "teatro mobile" della scrittura nomade e degli scrittori-viandanti: l'erranza, il viaggio, il vagabondaggio; la fuga, l'avventura, la scesa agli inferi; il labirinto, le città, le megalopoli; le distanze, gli abbandoni, i passi perduti; l'Occidente e l'Oriente.