Cristo ci appare qui un uomo giovane, forte, che non predica castità o ascetismo, ma che dispensa parole d’amore. Egli diventa, quindi, il simbolo, l’incarnazione esemplare della sensualità, l’espressione più completa del carattere genitale. Se questi tratti ne spiegano da un lato la luminosità e il fascino che esercitava sulle folle, dall’altro risultano essere le cause determinanti del suo tragico destino.

Questo testo affronta, in parallelo, il controverso problema della creatività dell’artista e del processo di autorealizzazione dell’individuo in lotta contro la forza di attrazione esercitata dalle tendenze infantili. Costituisce altresì un’introduzione a tutto il pensiero futuro di Reich, dall’importanza attribuita alla sessualità nell’origine delle nevrosi al radicamento dei processi psichici nelle strutture sociali.

Polemizzando con l’interpretazione biologico-finalistica che vede nell’orgasmo femminile ritardato (o in quello femminile anticipato) un mezzo della natura per ottenere una seconda acme maschile e quindi una più elevata probabilità di inseminazione, Reich dimostra come la discrepanza temporale tra le due fasi non sia altro che il risultato di una complessa costellazione di fattori psichici e sociali.

“Non abbiamo il diritto di dire ai nostri figli come costruire il loro futuro, dato che abbiamo dimostrato di non essere capaci di costruire il nostro presente”. Questo libro comprende una parte dell’immenso lavoro sulle patologie umane svolto da Reich. Raccoglie tutti gli studi da lui compiuti sui danni che infliggiamo ai nostri figli ostacolando i loro impulsi naturali.

La biopatia del cancro costituisce la seconda parte de La scoperta dell’orgone. La prima parte è La funzione dell’orgasmo. In questa indagine scientifica Reich giunge alla conclusione che il “cancro è l’espressione somatica più significativa dell’effetto biofisiologico della stasi sessuale”. Se è così, esiste una possibilità molto più grande per la prevenzione del cancro che non per il suo trattamento.

Dopo aver descritto il processo del pensiero funzionale ponendolo in antitesi con le forme del pensiero meccanicistiche e mistiche, Reich va oltre la struttura caratteriologica, giungendo alla comprensione di come l’uomo sia radicato nella natura. La superimposizione dei due sistemi di energia orgonica verificabile nell’amplesso si rivela come un principio funzionale presente in tutto ciò che è naturale.

Questo testo rivela come Wilhelm Reich, aprendo una nuova era nella psicoanalisi, sia giunto dallo studio del carattere alla comprensione della base biologica delle nevrosi e, da ultimo, alla scoperta dell’energia orgonica cosmica. In tal modo l’analisi del carattere viene tolta dal regno della psicologia e messa sul solido piedistallo delle scienze naturali, sotto forma di biofisica orgonica.

Nel 1951 Reich redige il suo studio sull’irruzione della morale sessuale coercitiva nella società, muovendo il primo passo verso la risposta al problema delle nevrosi di massa. Respingendo l’idea di Freud per cui la repressione sessuale è una componente essenziale dello sviluppo della società, egli tratta dei rapporti fra le condizioni di vita socio-economiche e la formazione della struttura caratteriale umana.

Quest’opera è un contributo senza eguali alla comprensione di uno dei fenomeni cruciali dei nostri tempi, il fascismo. Reich concepisce il fascismo come espressione della struttura caratteriale irrazionale dell’uomo medio, i cui impulsi sono stati repressi per migliaia d’anni, e dimostra come ogni forma di misticismo organizzato, compreso il fascismo, si basi su desideri orgiastici insoddisfatti delle masse.

Straordinaria illustrazione del metodo di ricerca di Reich e, al tempo stesso, affascinante apertura sul mistero della vita. Nelle sperimentazioni condotte ad Oslo nel 1936-1937, Reich applica al mondo biologico microscopico la sua ben nota formula dell’orgasmo: tensione-carica-scarica-distensione. Gli esperimenti bionici costituiscono un documento il cui alto valore scientifico è soretto dall’emozione della scoperta.

In Etere, Dio e Diavolo, Reich descrive il processo del pensiero funzionale e lo pone in antitesi con le forme di pensiero meccanicistiche e mistiche. “Dio”, come rappresentazione delle forze naturali della vita e della bioingegneria dell’uomo, e “Diavolo”, come rappresentazione della perversione di queste forze vitali, costituiscono la conclusione emergente dallo studio analitico-caratteriale della natura umana.

Questo libro - che oltre a una lunga intervista rilasciata da Reich sui suoi rapporti con Freud include anche la corrispondenza che egli scambiò con le personalità più in vista del movimento psicoanalitico – rappresenta un documento di straordinaria importanza che getta nuova luce sulla dura battaglia che Reich intraprese per combattere le involuzioni della corrente psicoanalitica di destra.

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