Basato sull’esperienza diretta dell’autore, medico famoso in tutto il mondo, il libro tratta le verità fondamentali della Cura della Vista sul sitema originale del Dott. Bates ampliandone le basi scientifiche e cliniche. Nella rivista Better Eyesight del maggio 1920, vi è un articolo del Dott. Arnau dal titolo I Miei Mal di Testa nel quale egli descrive a lungo come è stato guarito dal mal di testa cronico e dalla vista imperfetta mediante trattamento senza occhiali. Come risultato della sua guarigione egli è diventato capace di dare sollievo ai suoi pazienti. Il contributo più importante dell’autore è la sua rivendicazione che il vero uso del muscolo ciliare non è quello di aumentare la curvatura del cristallino quando l’occhio si focalizza per leggere al punto prossimo, ma proprio l’opposto: il muscolo ciliare impedisce ogni cambiamento di forma nella curvatura del cristallino.

Un libro fondamentale che conferma in pieno, da parte dell’autore, (un medico californiano che  per oltre dieci anni ha praticato il Sistema Originale), la verità delle scoperte di Bates e ne fornisce un resoconto vivissimo derivante dal suo lavoro con i pazienti. È il ruolo della “mente subconscia” quello che viene enfatizzato in tutto il testo, un testo peculiare anche per lo stile di scrittura impiegato, apparentemente complicato, che l'editore italiano ha mantenuto nel corso della traduzione. A differenza di tutti gli altri libri sul “Metodo Bates” scritti successivamente, a partire dalla fine degli Anni Trenta, questo libro rimane aderente ai princìpi fondamentali della cura così come delineati e praticati dal suo scopritore, e insiste sul peso che la mente ha sia nel generare lo sforzo per vedere che è causa dei problemi visivi, che nel curarlo.

Leggendo pagina dopo pagina si viene anche a conoscere l'uomo Arnold Ehret, il suo pensiero, le sue idee riguardo al mondo in cui viveva, i suoi singolari concetti religiosi. Si scopre che Ehret considera gli animali come suoi simili, per l'esattezza li chiama "co-creature" e ne disapprova l'uccisione, rivelandosi di fatto un animalista ante litteram. È interessante il suo punto di vista religioso. Da esso emerge un concetto particolare di "Cristianesimo" che Ehret considera delle origini, diverso dal cattolicesimo del suo tempo e dei giorni nostri. Altre idee espresse risentono della cultura del tempo in cui Ehret ha vissuto e, per quanto non contaminate dal relativismo irresponsabile dei giorni nostri, per alcuni lettori potranno non essere condivisibili, ma riguardano solo Ehret in quanto Uomo e non i suoi insegnamenti sempre validi e attuali.

Dovremmo leggere le fiabe per migliorare la nostra vista. Può essere dimostrato che l'immaginazione è di beneficio alla visione e se le fiabe stimolano l'immaginazione esse miglioreranno anche la vita (William H. Bates). Scopri come i personaggi della Terra delle Fate insegnano ai bambini la "Cura della Vista" secondo i metodi naturali originali del Dott. Bates.

Qual è, mi sono dunque chiesto, l'origine del pensiero razionale in Occidente? Settecento anni da sorvolare, la maggior parte dei quali, dal Dodicesimo all'Ottavo secolo, rappresentata dal periodo battezzato dagli storici dell'antichità come "secoli oscuri" giacchè, scomparsa in quell'epoca la pratica della scrittura, non disponiamo per conoscerla di nessuna fonte grafica, di nessun testo. Su un'estensione temporale di questo genere non era dunque possibile procedere come uno storico o un archeologo che mobilitano per la loro indagine tutte le risorse della loro disciplina. Nella forma di un semplice saggio, la cui ambizione non era chiudere il dibattito con una ricerca esaustiva ma rilanciarlo orientando la riflessione su una nuova strada, ho così tentato di ridisegnare le grandi linee di un'evoluzione che, dalla monarchia micenea alla città democratica, ha segnato il declino del mito e l'avvento dei saperi razionali. Di questa rivoluzione intellettuale ho proposto un'interpretazione globale che mi sembrava, nella sua coerenza, conforme ai principali dati di fatto di cui disponiamo.

Il primo volume di una serie che ha lo scopo di ricostruire anno per anno la scena musicale nella seconda metà degli anni '60. Viene raccontata l'evoluzione del rock nei suoi elementi più importanti e influenti, dal 1965 al 1970 compresi. Sono gli anni d'oro di Beatles, Stones, Dylan, Hendrix, West Coast sound, Zappa, Miles Davis, anni di profondo rinnovamento e connessioni anche sociali, con l'inquieto mondo giovanile che assume una forte identità. In questo volume: ampia cronologia, vari saggi per i personaggi più importanti (con riguardo speciale per Beatles e Dylan), una sezione dedicata ai 20 dischi fondamentali di quel biennio - con moltissime illustrazioni, foto e memorabilia. Un fantastico album dei ricordi, un pezzo di coloratissima storia non solo musicale.

Questo volume cerca di fornire in modo chiaro qualche risposta alle tante domande che avremmo voluto porre sul federalismo fiscale. Il federalismo fiscale è stato spesso presentato come l'innovazione in grado di risolvere la maggior parte dei problemi del nostro Paese: ridurre il prelievo fiscale, aumentare le risorse a disposizione delle regioni e dei comuni, innescare lo sviluppo nelle aree più arretrate, diminuire le inefficienze nel settore pubblico, migliorare la qualità della politica e così via. L'innovazione è stata sovraccaricata di aspettative, nonostante la complessità degli strumenti da adottare e la difficoltà del momento storico. E un eccesso di aspettative non può che generare delusioni, a dispetto della necessità di cambiamento.

In questi scritti inediti il grande maestro indiano Paramhansa Yogananda, autore del famoso classico spirituale Autobiografia di uno yogi, ci spiega alcuni dei più grandi misteri dell’esistenza...

L'unico formaggio italiano prodotto direttamente sui pascoli: il bitto storico. Ogni mattina i malgari raggiungono le vacche e le mungono. Aggiungono poi il latte delle capre e portano tutto ai calècc, i circoli di pietra che riparano le caldaie appese sul fuoco. Quando i pascoli si esauriscono, le mandrie e le caldaie si spostano più in alto, anche fino a 2000 metri di altitudine. E i ribelli, chi sono? Pastori e casari, come Mosè, il patriarca, e la giovanissima Cristina, convinti che il loro formaggio non debba essere posto sullo stesso piano della versione ''semplificata'' avallata dal disciplinare della Dop, aperto a mangimi e fermenti industriali.

Con 50 storie, raccontate attraverso altrettanti piatti e cuochi, si vuole fare ordine in quello che è accaduto nella storia recente della ristorazione. Da Gualtiero Marchesi al nuovo modello di osteria, dall'evoluzione della cucina regionale fino alle avanguardie che arrivano solo recentemente in Italia dal resto d'Europa. I racconti sono corredati da un'appendice con utili informazioni storiche e strumenti di analisi.

Dallo gnocco al risotto - metodo di cottura esclusivamente italiano, applicato oggi anche ad orzo e farro -, passando per le decine di varianti della polenta, un tempo cibo di sussistenza, oggi emblema di convivialità. Un'antologia del sapere gastronomico utile per imparare sia a preparare, cuocere e condire gnocchi e polente delle varie regioni, sia a scegliere le varietà di riso migliori per cucinare timballi, sartù, bombe e risotti. Completano il volume schede di approfondimento su ingredienti, tecniche di preparazione, evoluzione storica, aneddoti e curiosità.

Dopo antipasti e stuzzichini, i primi piatti, dai formati di pasta fresca alle paste secche, artigianali e industriali, dai brodi alle zuppe, minestroni, creme e vellutate, dagli gnocchi - non solo di patate - al riso, altri cereali e polente. Quindi i secondi - di carni rosse e bianche, di pesce, molluschi, crostacei, frutti di mare, rane e lumache, di verdura - per finire con biscotti e piccola pasticceria, torte e crostate, dolci al cucchiaio e gelati. Una raccolta di ricette, scelte da Slow Food, per declinare il variegato universo della cucina italiana.

Questo libro vuole dare una risposta a queste e a molte altre domande sull’allattamento, spiegando in modo chiaro ed esauriente i motivi che portano oggi moltissime madri a ricorrere al latte artificiale. Il latte materno ha da sempre costituito il nutrimento per il piccolo dell’uomo, e ha quindi sostenuto la nostra specie da tempo immemorabile. Allora perché nel XX secolo si è assistito a una drammatica diminuzione dell’allattamento al seno, a vantaggio del latte artificiale? Quali implicazioni sta avendo questo cambiamento di stile di vita sulla salute psico-fisica e sullo sviluppo dei bambini? È proprio vero che allattare è una questione di fortuna, o sono altri i motivi che portano molte mamme a ritenere erroneamente di non avere latte a sufficienza, o che il loro latte non sia adeguato?...

Derivati da testi ritrovati in manoscritti di epoca medievale, il White Book of Rhyderch e il Red Book of Hergest, furono curati e tradotti tra il XVIII e il XIX secolo da William Pughe e Lady Charlotte Guest. L’accurato apparato di note esplicative arricchisce la raccolta edita da Venexia con originali spunti di riflessione, rendendo questa edizione unica nel suo genere.