Una raccolta di discorsi di Osho sulla musica come meditazione, in allegato il CD Solo Piano di Yuki Abragams con 17 brani… "La musica è meditazione; la meditazione è musica."

Il mondo del lavoro, nel quale si vive circa un terzo della propria vita, richiede oggi l’uso di qualità che ancora vengono date per scontate, o sminuite nel loro valore, quale l’intuito, la percezione del proprio centro interiore, il sentire, la consapevolezza. Svilupparle è però ancora lasciato al singolo, anche se usarle facilita di molto la propria vita attiva: quindi è una responsabilità che sarebbe bene inserire nel proprio vissuto quotidiano. L’opera intende portare alla coscienza del lettore il mondo della meditazione, perché possa farne uso nella propria normalità. Si viene letteralmente introdotti in un modo nuovo di essere, di percepire e quindi di agire che in breve tempo aiuterà ad avere una chiarezza senza confronti sulla propria vita attiva. La stessa domanda: "Perché lavorare?" cambierà come è spiegato nella seconda parte del libro, diventando un’esperienza di espansione del proprio potenziale come è spiegato nella terza parte.

"Meditazione è semplice arte dell'ascolto con tutto il tuo essere. Ascolta con intensità così totale da scomparire e rimarrà solo ciò che in te è essenziale ed eterno".

E' sufficiente scoprire il proprio splendore nascosto e la vita può essere un semplice canto di gioia.Con le istruzioni per le principali tecniche di meditazione di Osho. "Solo la meditazione può rendere civilizzata l'umanità, perché solo la meditazione permette di sprigionare la creatività che ogni essere umano possiede, sottraendogli al tempo stesso la distruttività. La meditazione porterà alla luce la tua compassione, e si porterà via la tua crudeltà. La meditazione ti renderà responsabile di fronte al tuo stesso essere, per cui non potrai più agire come un criminale. Per essere un criminale occorre avere una profonda inconsapevolezza. La meditazione distrugge la tua inconsapevolezza e apre le porte alla luce: all'improvviso tutto ciò che stavi facendo, mosso dalle tue tenebre interiori, inizia a dissolversi come neve al sole." (Osho)

Una parabola Sufi che narra il viaggio di un uomo da una vita vissuta come nullità, alla piena realizzazione del proprio essere umano. Un invito all'avventura, per scoprire la bellezza dell'esistenza.

"Dove finisce il nostro corpo? Se indaghi in profondità, scopri che tutto l’universo è il nostro corpo. Il nostro corpo non ha limiti ed è infinito. E se cerchi nel modo giusto, ti renderai conto che il centro della vita è dappertutto e che si sta espandendo dappertutto. Ma per saperlo, per farne esperienza, è essenziale che noi stessi diventiamo energia tremendamente viva. Ciò che io chiamo meditazione è un altro nome per la liberazione in tutti i modi possibili del flusso di energia che si è bloccato dentro di noi. Quindi, quando entrate in meditazione, l’energia nascosta potrebbe risvegliarsi con una tale forza da collegarsi all’energia all’esterno. Ma nel momento in cui questo collegamento si instaura, noi diventiamo come piccole foglie che galleggiano nell’oceano infinito dei venti. Allora non esistiamo più come entità separate e diventiamo parte dell’incommensurabile." Osho

"La realtà dell’uomo è un mistero. Non c’è risposta possibile, perché in primo luogo non è una domanda, non è in nessun modo un interrogativo. È un mistero da vivere, non un problema da risolvere; la distinzione è netta: un mistero è esistenziale, un problema è mentale. Come puoi spiegare attraverso la mente il mistero della vita... questi alberi, queste stelle, questi uccelli, le persone, tu stesso? Se si vuole veramente conoscere questo ignoto si deve abbandonare la mente, si deve scomparire nell’esistenza. Questa è la via del Tantra. Il Tantra è un incontro individuale con la realtà della vita: non ha fiducia nell’organizzazione, nelle istituzioni, nelle religioni costituite; ha fiducia nell’individuo. Il Tantra crede in te, non in un qualsiasi intermediario."

L'uomo visto nelle sue qualità di ricercatore spirituale: la vita ridisegnata come un percorso di ricerca, dalla gravità alla grazia. Una mappa per uscire dal regno della paura e della sopravvivenza, offerta a tutti i ricercatori del Vero.

Nel primo capitolo Osho illustra le origini del Tantra, narrando l’incontro tra Saraha, un ricco e giovane Brahmino, che si era in un primo tempo interessato al buddhismo, e una forgiatrice di frecce, da lui incontrata sulla piazza del mercato. Colpito dalla totalità della sua presenza nel lavoro, Saraha la riconosce come propria maestra di vita... ed è lei che lo inizia a una vita di totalità e pienezza. Secondo Osho, da questo incontro e dall’esperienza che ne derivò, è nata una delle più grandi visioni mai sognate dall’uomo, una religione che rispetta l’individuo, che non lo soffoca nè lo distrugge in alcun modo, imponendogli riti, rituali o norme di vita. "Saraha è una delle persone che amo di più; una storia d’amore tra le più antiche. Forse voi non ne avete sentito parlare, ma egli è uno dei più validi benefattori dell’umanità. Se dovessi contare sulla punta delle dita i dieci più validi beneffatori del genere umano, Saraha sarebbe uno di essi. E se ne dovessi contare solo cinque, non lo potrei escludere."

Un racconto che rilancia un messaggio antico come le montagne e fresco come una goccia di rugiada, narrato dal Maestro della fantasia e della provocazione, deciso a non smettere mai di sorprendere…

Una via oltre l'uomo e la donna, in grado di offrire all'intera umanità un nuovo presente, una armonia nuova, una reale civiltà. Per una liberazione non solo della donna ma anche dell'uomo.

Nuovamente disponibile con il titolo Una perfetta Imperfezione. "L’oca è fuori", un Koan Zen echeggiato nei secoli e scrutato a fondo da migliaia di ricercatori, riassume l’assurdità della condizione dell’uomo, letteralmente perso in una goccia d’acqua. Una decisione che, paradossalmente, egli ha preso, scegliendo di vivere immemore della propria natura reale. Malgrado l’infelicità che questo comporta ogni giorno, nei secoli, prede e vittime di una infinita catena di incarnazioni, noi ci rinserriamo profondamente in noi stessi, chiudendoci in anguste prigioni, subendo ansie e frustrazioni pur di non vedere e vivere la nostra vera natura. In questo libro che chiuse, nel 1980, il primo ciclo di lavoro con ricercatori occidentali del vero, Osho analizza i pregiudizi e le credenze più disparate, da noi raccolte e coltivate per proteggerci dalla percezione della verità di ciò che siamo realmente

Osho introduce all'unico linguaggio con cui l'esistenza si esprime e trasmette la sua verità. "Le mie parole sono solo segnali verso il silenzio. Vi parlo, in modo tale che voi possiate imparare a essere in silenzio." "Non sono un pensatore. Non sono un filosofo. Non sono un uomo di parole. Sebbene abbia usato le parole più di chiunque altro, nella storia dell’umanità, insisto: non sono un uomo di parole. Le mie parole sono solo segnali verso il silenzio. Vi parlo in modo tale che voi possiate imparare a non parlare. Vi parlo in modo che possiate essere in silenzio. Il mio lavoro è estremamente contraddittorio, ma mi ha sempre divertito, mi piace, e ho trovato persone che ne hanno compresa la contraddizione intrinseca, persone che hanno gettato via le parole e hanno assorbito il contenuto reale nelle profondità del proprio essere. Le parole sono solo dei contenitori: il contenuto è il silenzio." Viaggio con cui l'esistenza si esprime e trasmette la sua verità."Le mie parole sono solo segnali verso il silenzio. Vi parlo, in modo tale che voi possiate imparare a essere in silenzio."