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Jiddu Krishnamurti
(1895-1986). Jiddu Krishnamurti, ancora bambino, fu notato nel 1909 da C.W. Leadbeater in India, sulla spiaggia privata della sede della Società Teosofica (un movimento filosofico fondato nel 1875 dall'americano Henry Steel Olcott e dall'occultista russa Helena Petrovna Blavatsky) di Adyar, un sobborgo di Chennainel Tamil Nadu. È considerato l'ultimo Iniziato vivente in attesa della venuta del futuro Maitreya; l'allora presidente della Società Teosofica Annie Besant che lo teneva vicino come fosse suo figlio, lo allevò con lo scopo di utilizzare le sue capacità come veicolo del pensiero teosofico.
Viaggiò per il mondo tutta la sua vita fino all'età di novant'anni parlando a grandi folle di persone e dialogando con gli studenti delle numerose scuole da lui costituite con i finanziamenti che otteneva. Quello che stava a cuore a Krishnamurti era la liberazione dell'uomo dalle paure, dai condizionamenti, dalla sottomissione all'autorità, dall'accettazione passiva di qualsiasi dogma.
Il dialogo era la forma di comunicazione che preferiva. Voleva capire insieme ai suoi interlocutori il funzionamento della mente umana e i conflitti dell'uomo. Riguardo ai problemi della guerra e della violenza in genere, era convinto che solo un cambiamento dell'individuo può portare alla felicità e che le strategie politiche, economiche e sociali non siano soluzioni radicali alla sofferenza umana.Insisteva sul rifiuto di ogni autorità spirituale o psicologica, compresa la propria, ed era interessato a capire come la struttura della società condizioni l'individuo.
Molto presto cominciò a mettere in discussione i metodi teosofici sviluppando un suo pensiero indipendente. Il giovane Krishnamurti fu sottoposto ad una serie di "iniziazioni" che gli causarono una grave crisi psicologica dalla quale riuscì a venir fuori nel 1922 a Ojai Valley, California, in seguito ad una straordinaria esperienza mistica che poi lui stesso raccontò.
Da quel momento in poi sarà sempre più in contrasto con i "teosofi" insistendo sull'inutilità dei riti liturgici per la crescita spirituale e rifiutando il ruolo di autorità finché dopo una lunga riflessione, all'età di 34 anni (nel 1929) sciolse l'Ordine e cominciò a viaggiare per il mondo esprimendo il suo pensiero, basato su una assoluta coerenza interiore e una indipendenza totale da qualunque tipo di organizzazione.
Nel 1938 Krishnamurti incontrò Aldous Huxley che divenne suo amico e grande ammiratore. Nel 1956 incontrò il Dalai Lama. Intorno agli anni '60 conobbe il maestro yoga B.K.S. Iyengar, dal quale prese lezioni. Nel 1984 parlò con gli scienziati del Los Alamos National Laboratory in New Mexico, U.S.A. Il fisico David Bohm, amico di Albert Einstein trovò nelle parole di Krishnamurti dei punti in comune con le sue nuove teorie fisiche. Questo diede vita ad una serie di dialoghi tra i due che contribuirono a costruire un "ponte" tra il cosiddetto misticismo e la scienza. Altri scienziati trovarono molto stimolanti i discorsi di Krishnamurti su argomenti quali il tempo, la morte, il pensiero.
Krishnamurti parlava di come nello specchio dei rapporti (umani e con le cose) ognuno può scoprire il contenuto della propria coscienza che è comune a tutta l'umanità (non-dualismo tipico dell'Advaita Vedānta). E diceva che questo può essere fatto in modo diretto, scoprendo che la divisione tra osservatore e ciò che è osservato è in realtà dentro noi stessi. Diceva che proprio questa divisione dualistica, che impedisce la percezione diretta è alla base del conflitto e dell'infelicità dell'uomo.
Celebre e significativa è la sua affermazione "la Verità è una terra senza sentieri" che può ben rappresentare il nocciolo del suo insegnamento che ha spronato l'uomo a liberarsi da ogni strada già tracciata, dal passato, dai dogmi, dalle ideologie, guardando la realtà senza alcun condizionamento.
« Ritengo che la Verità sia una terra senza sentieri e che non si possa raggiungere attraverso nessuna via, nessuna religione, nessuna scuola. Questo è il mio punto di vista, e vi aderisco totalmente e incondizionatamente. Poiché la Verità è illimitata, incondizionata, irraggiungibile attraverso qualunque via, non può venire organizzata, e nessuna organizzazione può essere creata per condurre o costringere gli altri lungo un particolare sentiero. Se lo comprendete, vedrete che è impossibile organizzare una "fede". La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri. (Discorso di scioglimento dell'Ordine della Stella, 3 agosto 1929, Ommen, Olanda »
Un'altra delle sue frasi celebri era "la vera rivoluzione per raggiungere la libertà è quella interiore, qualsiasi rivoluzione esterna è una mera restaurazione della solita società che a nulla serve" ed inoltre " la rivoluzione interiore va fatta da sé per sé, nessun maestro o guru può insegnarti come fare". Krishnamurti considerava fondamentale la questione dell'educazione e fondò molte scuole in Inghilterra, India e Stati Uniti. Insisteva nel dire che la scuola deve essere
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Può Cambiare l'Umanità
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Novità |
Quasi tutte le conversazioni tra Walpola Rahula e Krishnamurti in cui intervengono insieme ad altri anche Irmgard Schloegl, nota insegnante di buddhismo zen, il fisico David Bohm e lo scienziato e saggista Phiroz Mehta, vertono su temi di importanza cruciale: la natura dell'identità personale, l'esistenza di una verità relativa e una verità ultima, la distinzione fra visione profonda e comprensione intellettuale, il libero arbitrio, l’amore, la vita dopo la morte.
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di:
Jiddu Krishnamurti
Ubaldini
ISBN: 978-88-340-1431-8
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Pag. 160 Formato: 15 x 21 cm. Anno: 2003
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Krishnamurti. Sintesi dell'insegnamento
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Krishnamurti in queste lezioni, che tenne in parte negli anni ’30 e in parte negli anni ’70, libera in tutta la sua forza di suggestione quel senso di autonomia e sacralità dell’uomo che costituisce la cifra più alta e peculiare del suo insegnamento, che ancora oggi fa adepti in tutto il mondo.
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di:
Jiddu Krishnamurti
L'Età dell'Acquario
ISBN: 978-88-7136-182-6
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Pag. 155 Formato: 14 x 20,4 cm. Anno: 2003
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La Prima e Ultima Libertà
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Come scrive Aldous Huxley nella prefazione, per ogni individuo il problema umano centrale può essere risolto in un solo e unico modo: da se stesso e per se stesso. È questo l’insegnamento di Krishnamurti, reso in un linguaggio libero da inibizioni e ipocrisia.
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di:
Jiddu Krishnamurti
Ubaldini
ISBN: 978-88-340-0397-8
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Pag. 220 Formato: 15 x 21 cm. Anno: 1978
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Andare Incontro alla Vita
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La sofferenza cade solo quando lasciamo andare all’istante le nostre paure, l’ansia e la disperazione e, soprattutto, i preconcetti su quel che crediamo o supponiamo di essere.
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di:
Jiddu Krishnamurti
Ubaldini
ISBN: 978-88-340-1110-2
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Pag. 178 Formato: 15 x 21 cm. Anno: 1993
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Verso la liberazione interiore
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La Sola Rivoluzione
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Questo libro è un invito a rifiutare il conformismo, l’imitazione, il condizionamento, tutto ciò che distorce la mente asservendola all’‘altro’: a ciò che non è in noi, all’autorità, qualunque essa sia. L’unica vera rivoluzione è quella che avviene nello spirito dell’uomo.
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di:
Jiddu Krishnamurti
Ubaldini
ISBN: 978-88-340-0402-9
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Pag. 155 Formato: 15 x 21 cm. Anno: 1978
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Al di Là della Violenza
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€ 9.30
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Noi, quali esseri umani, siamo violenti; l’ambiente, la cultura in cui viviamo è il prodotto dei nostri sforzi, delle nostre lotte, delle nostre sofferenze, della nostra spaventosa brutalità. Allora, si pone la domanda: è possibile porre fine a tutta questa violenza che è in ognuno di noi?
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di:
Jiddu Krishnamurti
Ubaldini
ISBN: 978-88-340-0404-3
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Pag. 146 Formato: 15 x 21 cm. Anno: 1978
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