Ogni pagina di questo libro è indirizzata alla pratica della meditazione, ed è un aiuto ed una introduzione alla pratica meditativa. La semplicità di John Main produce nei lettori una specie di miracolo. In un primo momento, il suo linguaggio profondamente semplice ed essenziale risulta a noi un po’ sconcertante; a noi sempre più “sapienti e prudenti” in questo secolo che sovrabbonda di parole di ogni tipo, a noi sempre più specializzati ed analitici, travolti da opinioni e commenti che ogni giorno ci assalgono dalle colonne dei nostri quotidiani…e quindi per noi più complicati che mai.
Perciò l’uomo della strada, abituato a muoversi nel traffico caotico delle nostre città, aduso ormai all’inesorabile inquinamento atmosferico, acustico e dei pensieri, potrà sentirsi un po’ sorpreso ed inquieto di fronte alla semplicità di Main. Ma la via della meditazione che ci propone l’autore, come ogni vera via di sviluppo spirituale della coscienza umana, conduce gentilmente i meditanti fino a lasciarli, quasi camminando in punta di piedi, sulla sponda del grande Silentium Mysticum. Il vero fascino di un autore come Main nasce dall’autenticità stessa dell’esperienza fatta prima di essere espressa.
È il fascino innato della “perla” in sé, che sia mostrata agli altri oppure no. Ciascuno è dotato anche di questo potere: comunicare, al di là delle parole, la propria verità o le proprie apparenze. È qualcosa che sta lì dentro, nella stessa natura umana, da quando il fumo dei sacrifici di Abele saliva verso Dio e quello di Caino rimaneva a terra. Solo dopo essere entrato in contatto con l’ultimo e più silenzioso di tutti i misteri, il cristiano di oggi possiederà qualcosa di veramente autentico e veritiero che irradierà con o senza parole. Poiché, come affermavano i pitagorici, il sapiente non rompe il silenzio se non per dire qualcosa di più importante del silenzio.
Mariano Ballester SJ