Ayurveda ci porta per migliaia di chilometri attraverso India, Europa e Stati Uniti, guidandoci nella scoperta dell’ayurveda e facendoci incontrare persone che nell’era della globalizzazione e di Internet, in villaggi sperduti del subcontinente indiano o nelle metropoli frenetiche dell’Occidente, vivono con “naturalezza” seguendo la filosofia ayurvedica.
Il regista Pal Nalin avvicina medici e guaritori che posseggono e tramandano il sapere scientifico degli antichi testi sacri di conoscenza indiani, i Veda, accostandosi però contemporaneamente anche a quelle persone qualunque che trovano e riconoscono nell’ayurveda un luogo nella medicina lontano dal predominio del corpo imposto dall’allopatia, un luogo nella scienza dove corpo, mente e spirito rappresentano non solo un tutto inscindibile, ma anche tre componenti che hanno la medesima importanza nelle pratiche di guarigione, di prevenzione e di vita.
Ayurveda è infatti il termine sanscrito che indica la Scienza (Veda) della Vita (Ayus) e rappresenta nella mitologia indiana una Verità Rivelata che gli antichi saggi hanno ricevuto per intuizione diretta da Brama il Creatore: Ayurveda ci guida nell’incontro di chi, millenni più tardi, tramanda, pratica e trae giovamento dalla scienza della vita e dall’arte della guarigione.
Con il libro Vivere e guarire, contributi di Thierry Janssen, autore di Respirare e Diego Abenante.