La Creazione affascina per la sua perfezione e se ci soffermiamo ad osservare le molteplici varietà della flora e della fauna, gli oceani, le stelle, i pianeti, la vastità dello spazio non possiamo che rimanere esterrefatti. La Terra di per se stessa è uno spettacolo incantevole con le sue alte vette, le valli e le fertili pianure, i laghi ed i fiumi, ma con i ritmi di vita che conduciamo al giorno d'oggi, siamo tutti sempre così presi dalle nostre attività ed impegni, che quando abbiamo del tempo libero, le nostre menti si focalizzano solo sulla ricerca di svaghi, del buon cibo o delle ore di meritato riposo e ci dimentichiamo di volgere lo sguardo alla perfezione della Creazione di Dio. Ci accorgiamo della maestosa bellezza della natura solo quando restiamo particolarmente sorpresi da un tramonto dai colori inconsueti, dall’incredibile trasparenza delle acque di un lago o incantati davanti all’eterna meraviglia di un arcobaleno che dopo un uragano, fa capolino tra delle nuvole nere o quando in estate percepiamo il calore del sole che accarezza la pelle.
Il corpo è uno strumento molto utile e lo potremmo paragonare al flauto che Krishna portava sempre con se. Se osserviamo attentamente un quadro che rappresenta Krishna, noteremo che il flauto che aveva ricavato da una canna di bambù, ha sette fori e che Krishna suona una musica incantevole tappando alternativamente i primi sei fori del flauto con le sue dita, ma tiene il settimo foro sempre accanto alle labbra. Analogamente, Dio ci ha dotati di una spina dorsale che potremmo comparare al flauto di Krishna che, invece di fori, ha sette chakra il chakra del denaro, dell’attività sessuale, del cibo, delle emozioni, della religione e due della spiritualità. Questi sette chakra sono di vitale importanza, però dobbiamo conoscere come possiamo usarli e saperli aprire e chiudere con moderazione.
Sono stati scritti un numero incalcolabile di libri sui misteri dei chakra o come devono essere usati per guarirsi, ma questo libro si focalizza su intuizioni yogiche profonde che spiegano come i chakra possano accelerare il risveglio spirituale di chi si concentra su ognuno di questi centri energetici. Alcuni libri descrivono i chakra come dei fiori di loto con un certo numero di petali che hanno determinati e strani poteri, altri libri li definiscono un non senso mistico e completamente privi di basi fisiologiche. Secondo altre fonti esiste il pericolo di risvegliare l’energia della kundalini a cui viene data la forma di un serpente che resta addormentato alla base della spina dorsale.