Nel rumore e nella confusione non possiamo trovare Dio quando abbiamo bisogno di lui. Dio è amico del silenzio. Guardate come la natura, i fiori, gli alberi, l’erba crescono in silenzio; guardate le stelle, la luna e il sole, come si muovono in silenzio. Abbiamo bisogno del silenzio per poter sfiorare l’anima.
Madre Teresa di Calcutta Immergersi nella lettura de I doni del silenzio è come entrare in punta di piedi in un universo ovattato dove regnano pace e serenità, chiudendosi piano alle spalle la porta di un mondo sempre più caotico dove tutti pensano di avere qualcosa da dire, e di doverlo dire sbraitando, ma dove nessuno sa più ascoltare.
Fra citazioni d’autore, brevi digressioni e curiosità, la lettura di questo libro diventa un viaggio esplorativo per rintracciare il sentiero perduto del silenzio, e riscoprire non soltanto il piacere di ritrovare se stessi in luoghi di quiete assoluta, ma anche modi alternativi, e talvolta più efficaci, di comunicare con gli altri.
Perché un abbraccio può trasmettere i nostri sentimenti all’altro con più forza di tante vane parole, un sorriso diventare il prodromo di un’amicizia che guarda all’essenza dei gesti più che alla natura aleatoria delle parole e un bacio rubato più rivelarsi più emozionante di un’incerta dichiarazione d’amore.
I doni del silenzio è dunque un invito a sperimentare il piacere di intimi colloqui che non richiedono il ricorso alle parole, il potere rilassante di viaggi in luoghi lontani dalla confusione del mondo e l’importanza di trovare, o di creare, un proprio rifugio dove ritirarsi, dimenticando per una volta televisione, cellulare, i-pod e simili, ad ascoltare la pacificante voce del silenzio.