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Cornelius Castoriadis, prima che il dibattito sulla crisi dell'arte contemporanea s'aprisse, aveva posto con singolare lucidità la questione del senso e del futuro della creazione artistica.
La sua diagnosi era preoccupante: l'attuale collasso della creatività implica al contempo tanto il passato quanto il futuro. Il passato perché "dove non c'è presente non c'è neppure passato".
Il futuro perché "la memoria vivente del passato e il progetto di un futuro valorizzato scompaiono insieme". In quest'ultimo quarto di secolo nulla è venuto ha contraddetto quella diagnosi.
Molti dei testi inclusi nella presente raccolta (sulla musica, sulla funzione della critica, sull'arte come "finestra sul caos"…) ampliano le riflessioni dell'autore sui rapporti tra la creazione artistica, la società democratica e l'enigma dell'opera d'arte, nonché sul rapporto paradossale che si instaura tra il creatore e la collettività.
Cornelius Castoriadis (Costantinopoli, 1922 - Parigi, 1997), è stato uno dei maître à penser più innovativi della cultura francese del secondo Novecento, come oggi viene largamente riconosciuto negli ambienti accademici di tutto il mondo, Italia compresa. E' stato filosofo, psicanalista, economista e attivista rivoluzionario.
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