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La coltivazione della terra non è un settore dell’economia ma la più alta possibilità umana di guidare la natura e conoscere le sue leggi, per questo in molte tradizioni il contadino è il lavoratore più vicino a Dio. L’agricoltura industriale costituisce invece una delle attività più distruttive dei campi e della conoscenza della natura. Questo volume che raccoglie i più significativi e ancora attuali saggi sul tema dell’agricoltura apparsi su L’Ecologist inglese e francese negli ultimi trenta anni, affronta l’autolesionismo dei politici e funzionari pubblici italiani che per pigrizia, ignoranza, ideologia, hanno decretato e interpretano senza pietà ogni provvedimento possibile mirante alla distruzione totale del mondo contadino del nostro paese.
Gli argomenti di questo numero monografico sono: Il culto del campo. Le mani nella terra e il cuore in preghiera, Quando l’arte e il lavoro sono una cosa sola... Tradizioni per il domani Agricoltura a terrazze nel medio oriente, La coltivazione tradizionale del riso in India, La coltura della patata nella cultura andina, L’etica della sussistenza:una visione contadina della sicurezza... L’industria nei campi contro le campagne Come i pesticidi sviluppano le malattie delle piante, Foreste e fame: argomenti contro la crescita, La monocoltura globale, I danni alla salute e all’ambiente degli alimenti geneticamente manipolati... Sovranità alimentare e decrescita felice: l’agricoltura del futuro Sovranità alimentare ed agroecologia, La produttività delle piccole aziende agricole. Agricoltura naturale e orticoltura sinergica, Coltivare a immagine della natura, L’agricoltura forestale...
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