Il professor Caruso, nella sua ricerca sulle origini della mafia si imbatte in un’organizzazione neo templare di livello mondiale, riconosciuta perfino dall’Onu, ed entra rocambolescamente in possesso di alcune pergamene custodite in un’antica abbazia benedettina.
Scritti nel 1240 da Armand de Perigord, all’epoca gran Maestro dell’ordine dei Templari, i documenti aprono le porte ad arcani segreti e portano Caruso sulle tracce dei resti mortali di Gesù.
Dopo la misteriosa morte del professore e del suo assistente, il testamento lasciato nelle mani del notaio Capretti ci introduce a uno scenario terribile: la mafia siciliana e tutte le mafie del mondo sono ben più che semplici organizzazioni criminali e devono la loro origine e i loro metodi a gruppi monastici medievali, da cui sono scaturite per una precisa missione da compiere attentamente e scrupolosamente nel corso dei secoli.
Operando per cicli di attività seguiti da altrettanti periodi di sonno, hanno contribuito attraverso varie fasi a provocare il progressivo sgretolamento della nostra società, costruita su false apparenze.