Sui falsi dell'arte era disponibile un certo numero di saggi, ma fino al 1987 mancava una trattazione specifica che considerasse la falsificazione come un problema interno all'indagine estetica. Questo testo si propone di analizzare i legami che intercorrono tra produzione artistica, falsi e società contemporanea.
Le riflessioni teoriche si intrecciano alla vicenda di Han Van Meegeren, falsario olandese del primo Novecento, la cui vita diviene una sorta di paradigma del rapporto tra l'arte e la sua invenzione, come mito e come fantasma. La positiva accoglienza da parte dei lettori ha reso possibile la presente seconda edizione di un'opera che conserva intatta la sua validità.
Pierre Dalla Vigna, dottore di ricerca in filosofia, vive e lavora a Milano. Ha al suo attivo saggi di carattere storico, filosofico ed estetico pubblicati su varie riviste, tra cui «Millepiani». Tra i suoi ultimi lavori: A partire da Merleau-Ponty. L'evoluzione delle concezioni estetiche merleau-pontyane nella filosofia francese e negli stili dell'età contemporanea, Milano 2001. Attualmente sta lavorando a un saggio di estetica sul concetto di "bene culturale".