Rudolf Steiner osserva lo svolgersi del cristianesimo nell'arco di 2000 anni come espressione dell'interazione tra due mondi: quello della materia e quello dello spirituale. In questa interazione, ci spiega Steiner, emerge che sono fondamentalmente quattro i filoni di interpretazione del mistero del Cristo: uno è quello della Chiesa cattolica, uno è la mistica cristiana, uno è il protestantesimo nella figura di Lutero, e un altro ancora è la scienza dello spirito.
Là dove l'istituzione cattolica pone se stessa come mediazione necessaria per una redenzione dell'uomo, la mistica cristiana attribuisce invece un valore assoluto ed esclusivo all'esperienza soggettiva e personale; tra questi due poli opposti troviamo il protestantesimo di Martin Lutero che vuole affiancare alla realtà spirituale e oggettiva del Cristo l'altrettanto fondamentale percorso interiore di fede compiuto dal singolo.
Infine, la chiamata di una scienza dello spirito, di qui ai tempi futuri: il promuovere lo sviluppo di ogni individuo come spirito dotato di pensiero ed amore. Un percorso lungo il quale la grazia, la "redenzione", viene offerta ad ognuno con generoso e infinito amore divino, ma la cui risposta può essere resa feconda solo dallo spirito umano che cresce in libertà e amore.