Cosa sarebbe la psicologia se Jung non avesse incontrato Freud? Cosa sarebbe la filosofia se Sartre non avesse incontrato Simone de Beauvoir? Cosa sarebbe la nostra vita se non avessimo incontrato quell’autore, quell’uomo o quella donna? È lecito chiedersi se la vita simbolica, oltre che nei sogni, si manifesti anche nella realtà sotto forma di significative coincidenze? Due avvenimenti non collegati da nessuna causa, ma che tuttavia, accadendo simultaneamente, creano un senso per la persona che ne è soggetta... la sincronicità è senza dubbio uno dei fenomeni psichici più affascinanti. Questo libro, della sincronicità indaga innanzitutto la sfera relazionale.
Parla degli incontri, sincronistici appunto, che fanno sì che persone, autori e opere si presentino nella nostra vita in momenti determinanti, acquisendo così un valore simbolico di trasformazione. Vengono esaminati i processi psichici che si manifestano sotto forma di motivi tematici o di inclinazioni che ci attirano e ci conducono impercettibilmente verso una persona, un lavoro oppure un paese. L’autore spiega in che modo possiamo approfondire il senso di un avvenimento sincronistico e, per creare ipotesi interpretative, fa ricorso anche a metafore tratte dalle scienze della complessità e dalla teoria del caos.