Fra nonviolenza e identità apparentemente non esiste legame. A ben vedere non è così: il bisogno di identità porta a quelle forme di integralismo e di intolleranza, base inarrestabile della violenza. Da ciò deriva l’importanza di una riflessione sul rapporto tra bisogno di identità e nonviolenza. È possibile spezzare la spirale che spinge la violenza verso il sacro? Le questioni in cui si imbattono queste pagine tentano di colmare il grande ritardo che ha finora impedito l’adeguata comprensione di fenomeni complessi e radicati, troppo sbrigativamente liquidati come manifestazione di razzismo e nazionalismo.
In realtà il tema dell’identità affonda le radici nel modo violento con cui il potere moderno esercita la sua capacità di annullamento delle differenze. Davanti allo spettro di una definitiva omologazione planetaria, è necessità vitale la costruzione di una nuova cultura nonviolenta dell’ascolto e del dialogo tra le identità, in cui la massima capacità critica verso il presente coincide con il massimo di soggettività creativa.