“Oggi mi sento giù”. “Ho un peso sullo stomaco”. “La mente è confusa”. I pensieri straripano, la mente avverte vuoto oppure, al contrario, turbolenza. Quotidianamente nel lavoro, in famiglia, nella scuola, entriamo in contatto con richieste di aiuto che provengono da persone in ansia, tristi, depresse, arrabbiate. Che fare? Mettersi a dare consigli? Fuggire? Fingere? Comunicare stati d’animo generati dalla vita quotidiana come la confusione, la rabbia, la tristezza, l’infelicità, è molto importante perché aiuta a riconoscerli e trasformarli. Ma perché siano comunicati occorre rivestire i panni della persona in difficoltà, stabilire empatia, conquistarsi la sua fiducia. E tutto questo richiede un atteggiamento di ascolto profondo.
Ascoltare profondamente non significa avere sempre la risposta giusta ma accogliere emozioni difficili senza soffocarle con l’offerta di giudizi, suggerimenti, interpretazioni. Il senso di sollievo generato da una relazione di ascolto che giunge fino al mondo interiore consente di esplorare la sofferenza e di scoprire che al suo interno vi sono anche potenzialità positive, cioè possibili soluzioni. Questo libro, puntuale, concreto e immediato come una guida, non è rivolto a una particolare categoria di persone, ma all’adulto che intende provare quella sensazione di pienezza generata dall’esperienza di una comunicazione autentica.