Tutti coloro che lo hanno conosciuto, pazienti, amici, parenti, ricordano bene le storie singolari che Erickson amava raccontare; storie a volte bizzarre, episodi realmente accaduti o anche fantasie apparentemente senza senso, che lasciavano spesso interdetto l'ascoltatore.
Ma ognuna aveva un suo senso e un suo scopo precisi: erano strumenti raffinatissimi, intesi per aprire la mente dell'interlocutore a intuizioni nuove e insospettate.