14 anni di vita nelle baraccopoli di Korogocho racchiusi in 19 lettere che qualcuno ha definito: un inno alla vita… Da queste lettere emergono denuncia e meraviglia. Una forte e chiara denuncia di una società che non è ancora stanca di 5000 anni di guerre e di ingiustizie che, all’inizio del terzo millennio, sono esplose in maniera assordante. Una meraviglia perché la volontà di vivere e la gioia vera sono più di casa nella baraccopoli che nell’Occidente. Per p. Alex Korogocho diventa così il luogo privilegiato da cui raggiungere ogni popolo e cultura.
Un libro questo che ci fa bene, di cui abbiamo bisogno. Un libro che fa bene a tutti e che ci ricorda che ciò che unisce le persone non sono le appartenenze ma gli orizzonti, quegli orizzonti che per p. Alex e i suoi amici d’Africa, nella dura realtà della quotidianità, giungono fino all’esperienza della tenerezza di Dio, del “papi”.