Questo libro raccoglie i ricordi e gli incontri privilegiati con Gurdjieff di Nicolas de Stjernvall, figlio naturale del Maestro, narrati con humour e senza affettazione.
Il lettore troverà nel volume un'inedita evocazione della vita quotidiana al Prieuré di Avon, presso il quale l'Autore trascorse la sua infanzia; in Normandia, regione dove de Stjernvall visse una parte della sua adolescenza; e nell'appartamento parigino di Gurdjieff in rue Colonels-Renard, dove l'esoterista caucasico riceveva i suoi allievi nel corso degli anni Quaranta: è qui che il figlio Nicolas lo affiancò per un certo periodo quale uomo tuttofare.
A questi ricordi personali, Nicolas de Stjernvall aggiunge due racconti della madre Elizaveta, tradotti dal russo, che narrano il celebre esodo dalla Russia sotto la guida di Gurdjieff, nonché alcuni incontri premonitori con il famoso Rasputin. Un'ulteriore toccante testimonianza riportata in Daddy Gurdjieff è quella relativa agli ultimi giorni della scrittrice neozelandese Katherine Mansfield al Prieuré di Avon, descritta da colei che fu preposta al suo servizio, Adèle Kafian.