Una nuova visione della guarigione – e della pace – resa comprensibile attraverso la pratica delle Costellazioni Familiari. Il santo e il peccatore, la vittima e il carnefice, l’ideologia della salvezza e del massacro trovano in questo testo una lettura innovativa, disarmante rispetto all’usuale gergo sociale e politico.
Il punto di partenza è l’individuo e il suo legame con i propri genitori, con la famiglia e la comunità di appartenenza. I temi trattati, alcuni tuttora molto discussi, come l’evento del 9/11, trovano una loro collocazione al di là del giudizio, al di là dell’individuazione accanita e ricorrente del buono e del cattivo, grazie a ciò che si manifesta nel campo creato dalla messa in scena della costellazione delle persone direttamente coinvolte.
Qui la guarigione dell’individuo, come quella della nazione, non avviene secondo l’ideale idilliaco di un mondo “giusto” per definizione. Ciò che generalmente consente di far pace tra parenti e tra generazioni si dimostra altrettanto valido – attraverso gli esempi pratici riportati – se applicato a gruppi etnici, razze e ideologie nazionali.