Tradotto in lingue che solo in Europa spaziano dal bosniaco allo svedese, questo libro è considerato una vera pietra miliare nella letteratura storiografica/religiosa riguardante l'Islam. La vita di Muhammad, di Martin Lings, è diversa da tutte le altre apparse finora: di gran lunga la più importante e autorevole biografia del Profeta, scritta da un autore occidentale per lettori occidentali, e molto attesa in Italia. Basata su fonti arabe dell’ottavo e nono secolo, delle quali alcuni passi importanti vengono qui tradotti per la prima volta, essa deve la sua freschezza e immediatezza di approccio alle parole di uomini e donne che udirono parlare Muhammad e che furono testimoni degli eventi della sua vita.
Martin Lings ha un insolito dono per la narrativa; egli ha adottato uno stile estremamente scorrevole, che riflette e la semplicità e la grandezza della storia. Il risultato è un libro che sarà letto con ugual piacere sia da chi ha già familiarità con la vita di Muhammad, sia da quanti vi si accostano per la prima volta. Martin Lings si è diplomato in Lingua e letteratura inglese all’Università di Oxford. È stato lettore, soprattutto di Shakespeare, per dodici anni all’Università del Cairo.
Nel 1952 tornò in Inghilterra e si diplomò in lingua e letteratura araba all’Università di Londra.
Dal 1970 al 1973 fu curatore dei manoscritti orientali al British Museum dove, fin dal 1965, si era in particolar modo occupato dei manoscritti arabi.
Tra i suoi numerosi scritti, oltre alle tre opere sul misticismo islamico, che sono state pubblicate in molte lingue, ricordiamo Shakespeare in the light of Sacred Art, Ancient Beliefs and Modern Superstitions (ed.it. Antiche fedi e moderne superstizioni, Il leone verde 2002), Symbol and Archetype,The Eleventh Hour, due volumi di poesie e il volume, splendidamente illustrato, Quranic Arts of Calligraphy and Illumination. È anche autore di numerosi articoli per le riviste Studies in Comparative Religion e The Islamic Quarterly, come pure per The New Encyclopaedia of Islam e per la Encyclopaedia Britannica