Naif.super è un racconto in prima persona. Il protagonista (sembra lo stesso Loe) tiene una specie di diario a partire dal giorno del suo venticinquesimo compleanno.
Da tardo adolescente in crisi d’identità e di motivazione qual è, si interroga continuamente sul senso della vita e prende una serie di decisioni: interrompe gli studi (all’ultimo anno di università), lascia la casa dei genitori, vende tutto quel che possiede e si trasferisce a casa del fratello maggiore, che si deve assentare per circa due mesi per lavoro (pareva fosse in Africa, in realtà è più banalmente in America, ma il narratore si è confuso perché tutte e due cominciano per A). Qui annota a ruota libera tutto quel che gli passa per la testa e le sue considerazioni su banali esperienze di vita: incontrare e fare amicizia con un bambino, acquistare un auto al posto del fratello, conoscere una ragazza, portare fuori il cane di uno sconosciuto ecc.
Osserva tutto con uno sguardo stupito per l’irrazionalità della vita e stupefacente per le conclusioni che ne trae, un po’ da alieno caduto sulla terra, mentre a tratti riemergono storie del passato quasi fossero favole istruttive (come quella del nonno che, prima, si fa risarcire a rate un albero dagli scolari che lo avevano danneggiato, poi ridà loro i soldi tutti assieme, a debito estinto). Passa il tempo in giro in bici, si compra un pallone e un tavolo da falegname giocattolo su cui martella ogni giorno, riceve fax dal suo amico “buono” Kim, controvoglia vede il suo amico “cattivo”, continua a compilare classifiche ed elenchi di tutto: quel che gli piace e non gli piace, quel che vorrebbe e non vorrebbe, quel che ricorda o ha visto ecc.
Sembra complicare tutto quel che è, o dovrebbe essere, semplice. Finché il fratello per fargli dimenticare le sue vane preoccupazioni lo invita a raggiungerlo a New York: la terapia basata su divertimento, leggerezza e gioco funziona e il protagonista prende una nuova decisione, ossia di vivere al meglio la vita che ha.
Un giovane Holden dei giorni nostri, con grande capacità deduttiva e irrazionale logicità. Un libro di culto in Scandinavia.