Gli organismi geneticamente modificati (OGM) sono al centro di un acceso dibattito, soprattutto per quanto riguarda il loro utilizzo in agricoltura. Che cosa c’è davvero in gioco? E come è possibile capire un tema che sembra alla portata dei soli “addetti ai lavori”, ma che ci riguarda tutti? I semi della discordia risponde a queste domande, consentendo al lettore di entrare nella questione da diversi punti di vista per coglierne appieno la complessità.
Giorgio Celli espone i dubbi dell’ecologo di fronte alla disseminazione nell’ambiente degli OGM: il passaggio dai laboratori alla pratica diffusa avviene a ritmi sempre più rapidi, accelerati da allettanti prospettive economiche. La sperimentazione è ormai direttamente sul campo, con conseguenze difficilmente prevedibili. Nelson Marmiroli, da biotecnologo, chiarisce i termini scientifici del dibattito e, soprattutto, si sofferma su una questione fondamentale: quale livello di sicurezza si può considerare accettabile? Che differenza c’è tra il “principio di sostanziale equivalenza” sostenuto dalle imprese biotec e il “principio di precauzione” la cui necessità è sottolineata dal mondo scientifico?
Ivan Verga, infine, ci riporta alla dimensione più concreta della questione biotecnologie: una dimensione che non è certo quella del confronto scientifico, ma quella dell’economia globalizzata, dove su questo tema si oppongono interessi economici, disparità tecnologiche, conflitti sociali.
Un testo per comprendere i termini di un dibattito che va trasformandosi sempre più in uno scontro tra realtà e culture diverse; tanto che molti, da Seattle a Praga, pensano che per battersi contro l’uso improprio delle biotecnologie occorra anche scendere in piazza.