Raddoppiare la ricchezza dimezzando il consumo delle risorse: quando, nel 1997, von Weizsäcker e altri ricercatori del Wuppertal hanno lanciato lo slogan del Fattore 4, la sfida appariva al limite del credibile. Oggi se ne discute come di un obiettivo concreto, che esce dall’astrazione per affrontare le difficoltà dell’applicazione reale.
In molti settori dell’economia si è dimostrato che in pochi anni è possibile migliorare l’efficienza dei processi produttivi proponendo al mercato prodotti che implicano minori costi per l’utente finale, minore generazione di rifiuti e minori oneri per la collettività. L’efficienza si traduce in ecoefficienza quando l’intero processo di produzione concilia le priorità ambientali con le esigenze del business; fattori che non sono affatto antitetici, anzi possono felicemente integrarsi se si abbandonano i pregiudizi e si libera la creatività.
Strumento base dell’ecoefficienza - da sempre bandiera del Wuppertal Institut - è l’analisi dei flussi di materiale e lo studio dei relativi indicatori e metodi contabili, in grado di facilitare la decisionalità ai vari livelli. L’obiettivo è chiamare in causa tutti gli attori coinvolti - pubblici e privati - per orientarli verso un’economia sostenibile, che non è solo un’economia “leggera”, ma assume in sé il concetto di equità sociale. In questo volume i ricercatori del Wuppertal Institut analizzano il panorama europeo, con particolare riferimento alla Germania e ad altre esperienze pilota, secondo la logica delle “politiche integrate di prodotto” promosse dall’Unione europea.
Molti gli approfondimenti, che spaziano dal mercato delle energie rinnovabili all’ecoefficienza nel settore edilizio, dalle normative sui veicoli a fine vita fino all’agricoltura biologica, con particolare attenzione alle metodologie più idonee per la raccolta dei dati e la loro integrazione nei sistemi statistici nazionali.