Gesù: un guaritore, un esorcista, un profeta, «un giusto». E solo quello ? Per alcuni è il messia, per altri un indemoniato. Lo processano per empietà, lo condannano, lo crocifiggono. Sembrava tutto finito. C'è chi dice di averlo visto risorto: l'iniziale, sparuto gruppo dei suoi discepoli cresce, si diffonde, vive come lui aveva detto. Sono ebrei. Anche Paolo lo è, ma non ha dubbi che Gesù abbia parlato a tutti gli uomini del mondo, persino ai pagani.
Un solo Dio, lo stesso per tutti, il Dio di Abramo, Isacco, Giacobbe, Mosè - e di Gesù. Bisogna proclamarlo, e poi organizzare le nuove comunità, uscire dalla sinagoga e costruire la chiesa. Neanche trecento anni dopo, il cristianesimo ha vinto: si è diffuso ovunque, è diventato la religione ufficiale del-l'impero. Come è stato possibile? Questo libro cerca di rispondere alla domanda, la stessa che già tanti lungo i secoli si sono posti, studiosi e uomini di fede.
Un libro rigoroso, scritto da uno storico che non appartiene a nessuna confessione religiosa, ma che è sensibile ai valori della religione e vuol capire le ragioni della sua forza. Un libro semplice e misurato, lontano sia dall'apologetica cattolica, sia dal risentimento anticlericale. Fa conoscere un Gesù, un Paolo, una chiesa antica, diversi da quelli perlopiù noti al lettore italiano: a lui chiede soltanto di mettere tra paren tesi, mentre lo legge, le sue convinzioni religiose, non di rinunciare loro.