Alternando i racconti sacri e quelli autobiografici dell'uno alle proposte interpretative dell'altro, in una scrittura consapevolmente ispirata all'antropologia dialogica, Vámos a Tûríkyé compone un nitido quadro della vita sociale e culturale di questo popolo ed esamina i presupposti basilari della prospettiva cognitiva dello sciamanismo wirrárika così come emergono dalla tradizione orale, dalle pratiche rituali e curative e, in particolare, da quella via regia di formazione sciamanica che è il pellegrinaggio nel deserto.
"Quanti pezzetti di legna ci sono? Quanti saranno? Quanto saranno lontane le tappe? Dove, dove nacquero le Nostre Madri?..." E poi continua il suo canto lo sciamano; e tutti stanno lì con la bocca aperta! È naturale, perché è una storia quella che viene rivelando. I wirrárika , gli indiani che abitano le regioni ancor'oggi più remote della Sierra Madre occidentale del Messico e che al grande pubblico sono più noti come huichol , vantano una tradizione sciamanica di straordinario prestigio nel pur ricco panorama delle culture indiane del Centroamerica.
Ma il segreto di queste conoscenze è interamente racchiuso, secondo Leocadio López C., in quella Storia sacra che viene incessantemente rievocata dal canto degli sciamani nei tanti riti che scandiscono la vita di questo popolo. Un segreto che si dischiude davvero solo a chi accede alla visione e al dialogo con gli spiriti dei progenitori divini e supera ardue prove iniziatiche, spesso associate al pellegrinaggio nel deserto del peyote, il cactus allucinogeno venerato da questi indiani come un poderoso mezzo di comunicazione con il mondo spirituale. Basato sul dialogo che si è protratto per oltre dieci anni fra Giuliano Tescari, ricercatore e insegnante di antropologia culturale dell'Università di Torino, e Leocadio López Carrillo, indiano wirrárika di salde conoscenze tradizionali, questo libro ripercorre i fondamenti della sapienza sciamanica per esplorare le vie di un apprendistato che esercita un richiamo pressoché irresistibile per questi indiani e che oggi attrae anche molti soggetti estranei alla loro cultura.