"La Bellezza dell'invisibile" ci invita a questa scoperta attraverso un ascolto particolare della sofferenza. Tutti i sintomi nascondono verità profonde, che è possibile cogliere in qualche parola se non addirittura nascoste nei loro sonori frammenti. Il testo muove dal presupposto che sia opera d'arte l'ascoltare il paziente psichiatrico e che occorrano strategie d'arte per porgere aiuto attraverso tale particolare ascolto. Le orme del passato sono cariche di impulsi figurativi, ritmici, che emanano da un'ombra poetica dietro la quale un attento e sensibile lavoro da archeologo può rilevare un grande fuoco: delle emozioni, dei sentimenti, degli affetti nell'esistenza di ciascuno.
L'archeologia dell'invisibile è complementare all'arte di ascoltare il paziente e può rivelarsi indispensabile anche come metafora terapeutica. La vita di ogni persona è disegnata nel chiaroscuro di queste ombre poetiche. Costruito su lunghe esperienze - alcune delle quali riportate essenzialmente o attraverso percorsi documentati - questo libro non ha per destinatari solo quanti per ruolo e competenza si occupano di psicologia clinica, di psicologia dinamica, di psicoterapia e di psicoanalisi, ma anche tutti coloro che con diversi profili professionali si interessano di archeologia dei significati, dei simboli, delle tradizioni e delle civiltà, dello psichico... È questo, infatti, un testo che propone modi inconsueti di riflettere su importanti questioni psichiatriche e di terapia; che apre a nuovi concetti di formazione e aggiornamento degli operatori della riabilitazione psichiatrica e psicosociale; che interpella quelle figure (educatori, animatori, terapisti occupazionali, genitori) che sono deputate alla condivisione, o chiamate alla collaborazione, di progetti di soccorso alla persona in difficoltà.