"L'impiego dell'OM – io chiamo questo il settimo rito – dà risultati straordinari in una persona spiritualmente preparata" (Colonnello Bradford). Questo nuovo testo di Salvesen sviluppa un aspetto essenziale in genere tralasciato dai manuali di educazione della voce che si concentrano principalmente sulla paura di parlare in pubblico, su come va strutturata una presentazione, quando va alzata la voce e quando va abbassata, quali parole vanno enfatizzate e altre regole tecniche e consigli pratici.
All'interno della vasta offerta editoriale sull'argomento non si trova un accenno al fascino, al mistero, al cuore e all'anima della voce. La tecnica e la fisiologia della voce sono sicuramente fondamentali – e sono trattate in questo libro anche dal punto di vista pratico – ma molto più importante è il centro, il punto di raccolta superiore a partire dal quale il fenomeno voce nella sua essenza diventa percepibile.
L'indicazione per individuarlo si trova nel libro di Peter Kelder I cinque tibetani: un esercizio semplice, il più semplice esercizio vocale, intonare un lungo "OM". Un rito praticabile da tutti, anche da chi non ha mai sentito parlare di Kelder e dei cinque tibetani.Il libro è articolato in quattro parti.
Nella prima l'Autore racconta come la voce si sia sviluppata nel tempo; nella seconda affronta il settimo "tibetano" così come venne discusso al "Club HimalaYa" fondato da Peter Kelder e dal colonnello Bradford, chiarendo il concetto di mantra e il mistero attorno ai due personaggi. La terza parte, la più ampia, è la descrizione di un seminario sulla voce, mentre la quarta fornisce indicazioni pratiche su come si possa esercitare la propria capacità vocale nei diversi settori della vita.
Ogni lettore troverà in questo testo qualcosa da scoprire e da utilizzare per sé e le sue esigenze: l'impulso ad ascoltare più attentamente noi stessi, mentre parliamo, non ci abbandonerà più.~