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Trent’anni dopo la sua morte, le idee di E.F. Schumacher risuonano ancora dentro al movimento ambientalista. Con la sua profonda visione spirituale e il rifiuto del materialismo occidentale e dello sfruttamento economico, sia del pianeta che degli individui, Schumacher vide la necessità di dare alle società, alle comunità e ai singoli individui, degli strumenti pratici per operare il cambiamento.
Schumacher é famoso per il suo libro “Piccolo è bello: l’economia come se la gente contasse” che divenne subito un bestseller internazionale. Sia filosofo che uomo pratico ed economista, fu un pioniere dello sviluppo sostenibile. Gli altri suoi interessi comprendono economia, educazione, agricoltura, silvicoltura, energia, industria e, non meno importante, la vita interiore degli esseri umani.
Schumacher è stato per tanti anni il responsabile economico del “Coal Board” e presidente di Soil Association e dell’Intermediate Technology Development Group. L’influenza durevole del suo pensiero si rispecchia nella realizzazione della Fondazione New Economics, della Schumacher Society e, più recentemente, del Schumacher College a Dartington, in Gran Bretagna.
L'intero mondo dell'economia, dell'ecologia, dei programmi di sviluppo e della cooperazione internazionale devono a tutt'oggi fare i conti con la sua visione chiara ed approfondita che, se da una parte ha evidenziato i limiti di un pensiero unico in economia e politica, dall'altra ha chiarito le premesse ed i criteri su come intervenire in ogni realtà umana ed economica in modi corretti ed efficaci.
Per undici anni, Fritz Schumacher ha esposto sulla rivista Resurgence le sue idee su una vasta gamma di argomenti. Questo nuovo libro raccoglie ventuno dei suoi maggiori articoli, la maggioranza dei quali ancora inediti, inclusi “Il party è finito”, “Un lavoro insano non può produrre una società sana”, “Industria & Morale”, “Le radici della violenza” e “La questione critica della dimensione”. Un pensiero profondo che non ignora la complessità del mondo nè la necessità che esso contribuisca a fondare una prassi ed una vita in cui sia anche possibile una reale felicità.
La Misura della felicità farà conoscere ad un nuovo pubblico la freschezza, la chiarezza e la profondità di un pensiero che ha già ispirato più di una generazione e rappresenta una base solida e concreta per fare della propria vita e del mondo qualcosa di bello.
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