Le conferenze qui raccolte, tenute dal 1888 al 1921, trattano di estetica contemporanea, di come l'esperienza artistica, mediata da forme, colori e suoni sensibili, si rapporti all'esperienza dei mondi spirituali, di come e perchè sia necessario, che questi due ambiti di esperienza si compenetrino sempre più.
Esperienza artistica e conoscenza iniziatica sono reciprocamente compatibili? Perde forse l'artista purezza ispirativa e slancio creativo, se ne ricerca l'origine nei mondi soprasensibili? Rischia il ricercatore scientifico spirituale di porre ostacoli allo sviluppo della veggenza, se rimane ricettivo a ciò che l'arte gli comunica attraverso i sensi?