Il Maestro Morihei Ueshiba, fondatore dell'Aikido è l'autore del testo originale pubblicato in questo libro. Le stesse illustrazioni sono state disegnate di suo pugno, negli anni compresi tra il 1930 e il 1935. Spiegazioni e commenti annotati a margine sono anch'essi del Maestro, tradotti di Luciano Paterna, con l'aggiunta essenziale dei nomi delle tecniche, per una più facile comprensione dei lettori. Agli scritti originali di Morihei Ueshiba sono alternati brevi saggi sull'Aikido, articoli e studi sulla materia del Maestro Luciano Paterna.
I principi dell'Aikido si ispirano al comportamento della natura: all'acqua che si espande ove vi è spazio e si stringe per attraversare un cunicolo; al fuoco che sale vertiginosamente se alimentato o vive quietamente sotto la brace; al vento che attanaglia l'ostacolo o, dolcemente, rincorre una foglia. Tutto ciò senza lotta, né opposizione, né agonismo, né rivalità. Le tecniche dell'Aikido insegnano che la forza fisica è vinta sempre dall'elasticità, dall'adattamento, dal non opporre - quando non è necessario - una resistenza.
L'Aikido rimane comunque un'arte marziale tra le più raffinate ed efficaci, e prevede pur sempre una sommatoria di colpi, molte volte durissimi, che hanno il compito di difendere o difendersi da un'aggressione. L'aspetto determinante di questa disciplina è che essa contiene più di ogni altra qualche cosa di spirituale, di elevato, di morale, che induce alla lealtà, alla rettitudine, all'onestà, al rispetto, all'abolizione di ogni conflitto.
Si tratta di una disciplina interiore, di una filosofia che serve a far affiorare nell'uomo le sue qualità migliori, la calma, la serenità, lo slancio vitale, la fiducia in se stesso. Le tecniche diventano così non un fine, ma un mezzo per conoscere se stessi, per misurarsi con gli altri e comprendere come vivere, come essere uomini.