Wall Street e i media sono diventati un binomio di cruciale importanza: è proprio la loro inedita compenetrazione a scandire il ritmo della crescita economica internazionale, a determinare gli orientamenti politici, e – attraverso la comunicazione – a stabilire ciò che è giusto e "occidentale" e quello che è contro il nostro sistema. Ma la vera minaccia al nostro tenore di vita e alla nostra democrazia in realtà proviene dall’interno, da una spregiudicata superclasse al potere, un vero e proprio superclan, che ha dimostrato – con la recente sequenza di scandali finanziari culminati nel caso Enron – di possedere solo una grande abilità: quella di saper manipolare conti, bilanci e coscienze.
Tuttavia questo è solo un aspetto del problema, dato che la "guerra infinita" diventerà una componente stabile della politica imperiale per "governare" un mondo percorso da continue e devastanti crisi. La guerra per certi versi è l’unica fuga in avanti che questo superclan, privo ormai di ogni immaginazione progettuale sulla società, è in grado di pensare per mantenersi al potere.