Un libro che raccoglie i più classici argomenti del folclore e della mitologia celtica: la creazione del mondo e la discesa degli Dei, la lotta tra i divini Tuatha De Danaan e gli inferi e mostruosi Fomori, il modo d’essere e di agire degli antichi Dei e degli uomini semidivini che abitarono l’Irlanda negli albori dei tempi, la loro scomparsa e la conseguente decadenza che preannuncia l’avvento dei tempi attuali.
Tutti questi temi non sono stati trattati dall’Autrice Ella Young con il complicato linguaggio dei moderni studiosi di mitologia, ma bensì con il più semplice e più tradizionale linguaggio delle fiabe e delle leggende. L’Autrice infatti, partendo dai frammenti degli antichi miti fino a noi arrivati, dopo un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, di connessione e di selezione, ha saputo descrivere con uno stile lieve, incalzante e di grande poesia, alcuni dei momenti più significativi della leggenda d’Irlanda, in un modo che forse le persone più sensibili a questo tipo di linguaggio potranno apprezzare ed intendere più di un complesso e spesso noioso saggio di mitologia.
Si può affermare che l’Autrice, nello scrivere il libro, ha usato con parsimonia la propria immaginazione e la propria capacità fabulistica. Ella ha semplicemente connesso, ed in certi punti ampliato, con incisivi dialoghi e poetiche descrizioni, antiche fiabe ed antiche leggende, mettendo tutto il suo impegno nel cercare di dare ai racconti la stessa atmosfera e lo stesso potere d’incanto delle fiabe e delle leggende, che anticamente le nonne d’Irlanda raccontavano ai nipoti davanti al focolare, senza lasciare che le sue narrazioni fossero influenzate da concezioni od ideologie personali e moderne.
Forse si potrebbe pensare che l’Autrice abbia scritto questo libro solo per dei bambini; in realtà, come lei stessa affermò, esso è stato scritto anche per quegli adulti nei quali la purezza, la sensibilità e l’innocenza della più giovane età non si è ancora spenta e che sono tuttora capaci di credere che ancora esistano, se pur in luoghi od in mondi lontani ed inaccessibili, quegli esseri divini e luminosi che forse hanno ispirato il lavoro dell’Autrice.