Il libro narra la storia della bambina che andò nel mondo delle Fate e che riuscì a ritornarvi quando divenne grande. Il presente libro narra la storia di una fanciulla che durante il sonno sognava di staccarsi dal suo corpo, recandosi in mondi immateriali abitati da quegli esseri meravigliosi dei quali parlano le antiche fiabe e che furono descritti in certi racconti mitologici, come le Fate, i folletti, le ninfe, i panischi e via dicendo.
Crescendo la ragazza perde però la capacità di poter fare questi viaggi onirici, o quanto meno non riesce più a ricordarsi di ciò che fa e di dove va quella sua parte che nell’adolescenza aveva il privilegio di poter accedere ai mondi fatati, e si trova a dover vivere la normale vita di ogni essere umano.
Ma essa ad un certo punto inizia a percepire la semplice realtà materiale e storica come un limite per lei troppo angusto e quindi cerca in ogni modo possibile di sognare nuovamente quelle meravigliose realtà immateriali che ella da giovane aveva descritto in un suo diario segreto. Perché ciò possa avvenire, ella dovrà però riconciliarsi col suo ‘corpo di sogno’, ovvero con quella parte di se stessa che rifiuta gli interessi, i comportamenti e gli obbiettivi esistenziali di quella parte di lei, che vive la normale vita di tutte le donne moderne.
Tale risultato sarà ottenuto dopo che la protagonista del racconto sarà riuscita a tornare naturale e spontanea come quando era bambina e sopratutto dopo un avvenimento inatteso e pericoloso, che invece di provocarle dei danni fisici, causerà in lei una vera e propria estasi, durante la quale incontrerà nuovamente quei personaggi eterei e luminosi che tante volte aveva sognato nell’adolescenza.