L'Opera di Pietro Ubaldi consiste in 24 volumi in cui "ritrovò il senso profondo del suo destino", ultimata poi in Brasile, dove si trasferì nel 1952 in seguito a un apprezzato ciclo di conferenze e dove morì il 29 febbraio 1972, a San Vicente. Candidato al premio Nobel, cui fu poi preferito Jean Paul Sartre, ci presenta il sistema dell'evoluzione umana, attraverso il quale sono chiariti i rapporti d'involuzione ed evoluzione fra le tre dimensioni della materia, dell'energia e dello spirito, in una maniera tale che Albert Einstein qualificò il suo sistema "dolce e leggero". Nella sua visione evoluzionistica ci prospetta un processo d'unificazione fra le ipotesi della scienza e i principi della fede, presentandoci l'insieme di tutte le sue intuizioni nella sua iniziale ampia visione, cui dette il titolo La Grande Sintesi, reputato da Enrico Fermi "un quadro di filosofia scientifica". <