In questo denso scritto René Guénon espone, nei limiti concessi dalla natura «inesprimibile» dell’argomento, l’essenza di quella conoscenza metafisica che costituisce il fulcro, esplicito o sottinteso, di tutta la sua opera.
Ma perché parlare di metafisica «orientale» se questo sapere, come spiega lo stesso Guénon, è necessariamente universale?
Perché la metafisica, in Oriente, è ancora viva e immutata, mentre in Occidente si è ormai eclissata, sostituita da un sapere di altro ordine – scientifico, filosofico, psicologico, in ogni caso puramente fenomenico e materiale.
Non si tratta, però, di rigettare l’Occidente, sostiene Guénon, ma di salvarlo da sé stesso, di «restaurare la civiltà occidentale con l’aiuto dell’Oriente».