A tutti coloro che vogliono ritrovare la forma fisica grazie a mirati accorgimenti e al riconoscimento delle proprie caratteristiche fisiche, psichiche e ormonali.
Cosa unisce l’adrenalina di una corsa nei boschi alla meditazione Zen?
E perché la scoperta di lati oscuri di se stessi può aprire orizzonti che fino a ieri ci erano preclusi?
Ne uscirete, se non diversi, almeno un po’ turbati e migliorati.
Un semplice manuale nato con lo scopo di unire le emozioni della corsa, e del movimento in genere, a quel “perdersi” consapevole tipico delle filosofie orientali e del buddhismo Zen in particolare, di cui l’autore è studioso e cultore.