L'essere umano non è perfetto: si ammala.
Noi subiamo l'influsso culturale odierno che è pervaso, secondo Romano Guardini, dalla «tentazione della perfezione».
Da qui nasce il mito del superuomo e della superdonna che sono sempre in piena forma: è il mito della persona forte e indistruttibile che non conosce debolezze o che comunque non le fa vedere.
Sotto l'influsso della cultura imperante ci facciamo oggetto di richieste stressanti e smarriamo l'idea dei nostri limiti e di una sana autolimitazione.
La malattia invece ci riporta alla realtà.
La vita, secondo Alfred Adler, è anche il «coraggio dell'imperfezione».
C'è allora da raccogliere l'invito della poetessa ebrea Adrienne Rich: «Torniamo alla scuola dell'imperfezione».
L'essere umano così può intraprendere il suo viaggio verso la guarigione.
Nel presente libro presentiamo alcuni di questi percorsi di cura che, da una parte, aiutano a capire meglio l'odierna medicina convenzionale, e dall'altra ci mettono in relazione con universi culturali altri che ci stimolano ad allargare i nostri orizzonti ancor troppo provinciali.