Queste note, pubblicate nel 1863, sono il racconto del primo viaggio compiuto all'estero da Dostoevskij: Colonia, Parigi, Londra, un'Italia visitata in fretta, nella quale si fa un gran parlare di Garibaldi.
La borghesia europea occidentale e la sua cultura sono il principale richiamo del "barbaro" scrittore russo.
Dostoevskij tornerà deluso: le grandi idee di cui si sono nutriti i suoi sogni hanno prodotto mediocrità e ingiustizia.
Le metropoli e le nuove società sono prive del primo elemento necessario all'uomo: la libertà della coscienza. Il resoconto del viaggio si trasforma così in un esperimento di "filosofia dell'Europa".