Venticinquenne, nel 1837 Charles Dickens inizia la pubblicazione a puntate di Oliver Twist su una rivista.
Uscirà nel 1838.
È un successo mondiale immediato – la prima traduzione italiana è già del 1840 – che proseguirà ininterrotto fino ai giorni nostri, con traduzioni, adattamenti per ragazzi, trasferimenti in altri media.
Sarà Dickens stesso a dare il via a un diverso uso del materiale del romanzo nelle sue tournée, che presenteranno rielaborazioni in forma quasi teatrale di scene ed episodi che, ritagliati dal contesto e dotati di una loro autonomia, suscitano un vero e proprio entusiasmo tra il pubblico.
Incentrato sulle alterne fortune del piccolo Oliver, il libro è una sorta di racconto fiabesco che sa descrivere la multiformità del mondo grazie anche a una mobilissima visione sottolineata dal continuo gioco di piani, che allarga e restringe il campo tra personaggi, classi sociali, società nel suo insieme; tra paesaggi rurali, panorami urbani, vie cittadine, caseggiati, botteghe e abitazioni...
Un libro però che resta una grande favola e dove alla fine trionfa il principio del Bene.