Salutato come il Gorkij dei Balcani, Panait Istrati è il poeta del mondo degli irregolari, descritti con toni favolistici e struggenti.
Protagonista del romanzo è Stavro, il primo gay proletario della storia letteraria, alla ricerca itinerante della sorella Kyra Kyralina, ragazza di fulgida bellezza.
Adrian, alter ego dell’autore, abbandona giovanissimo la madre e la città natale per seguire Stavro, venditore ambulante di limonate.
Le turbinose avventure di Stavro danno vita a un racconto nel racconto, che moltiplica quasi all’infinito le strade dell’assiduo vagabondare – per scelta o per forza – lungo le vie del romanzo e del mondo.
Pagina dopo pagina emerge la figura magica, sensuale, imperiosa della bellissima Kyra, sorella perduta e splendente miraggio di giovinezza e di piacere, che Stavro ricerca senza sosta, dalla Romania a Istanbul, dalla Turchia alla Siria e al Libano, in un susseguirsi di colpi di scena mirabolanti, alternati a struggenti squarci di poesia.
Classico contemporaneo di stralunata e feroce bellezza, Kyra Kyralina è scavato come una pozza d’acqua trascolorante e limpida nella vita inquieta di Panait Istrati, insieme romeno e autentico cosmopolita.
Una gemma nascosta, un vero capolavoro dimenticato.